Sotto il patrocinio di S.E. Joseph Saddi, Ministro dell’Energia e delle Risorse Idriche, e nel quadro del progetto TESSA – Promoting Energy Transition and Green Transformation in Lebanon, finanziato dall’Italia, ICU – Istituto per la Cooperazione Universitaria e ALMEE hanno organizzato la tavola rotonda “Promuovere le Comunità Energetiche in Libano: Percorsi Tecnici per l’Integrazione alla Rete, la Sincronizzazione e i Sistemi Energetici Intelligenti”. L’incontro si è svolto il 25 settembre 2025 nell’ambito della conferenza REDEC 2025 presso la Notre Dame University, Louaize (NDU), riunendo esperti, Attori istituzionali e professionisti del settore energetico impegnati a sostenere la transizione del Libano verso un sistema energetico più decentralizzato, resiliente e sostenibile.

Le comunità energetiche al centro della transizione
La tavola rotonda ha offerto un’occasione di confronto sul ruolo strategico che le comunità energetiche possono svolgere nella trasformazione del sistema elettrico libanese. In un contesto ancora fortemente dipendente dai generatori diesel privati e segnato da continue interruzioni di rete, l’integrazione di sistemi energetici rinnovabili gestiti a livello comunitario è un’alternativa concreta e necessaria.
I partecipanti hanno evidenziato l’importanza di aggiornare il quadro normativo, in particolare la Legge 462, per riconoscere formalmente le comunità energetiche, definirne i diritti e le modalità operative, e consentire il loro funzionamento anche durante i blackout della rete nazionale. Linee guida tecniche e chiarezza regolatoria sono state individuate come elementi chiave per favorire questa transizione.

Due modelli complementari per il contesto libanese
Nel corso del dibattito sono stati presentati due modelli complementari, adattabili al contesto attuale del Libano:
- Micro-reti indipendenti: sistemi sviluppati e gestiti privatamente, in grado di funzionare in autonomia e in futuro di connettersi alla rete nazionale quando le condizioni lo permetteranno.
- Feeder-Islands collegati a EDL: comunità che investono in impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo lungo i feeder esistenti della rete EDL, per garantire l’alimentazione elettrica anche in assenza della rete nazionale. Questo approccio offre una soluzione pratica e scalabile alle attuali carenze di energia.
Entrambi i modelli mirano a favorire una maggiore autonomia energetica e a porre le basi per una futura integrazione dinamica alla rete.
Oltre il diesel: una transizione necessaria e sostenibile
Un tema centrale della tavola rotonda è stato il superamento graduale dei generatori diesel privati, ancora oggi principale fonte di energia supplementare in Libano. Gli esperti hanno evidenziato la necessità di adottare alternative più sostenibili ed efficienti, come impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e soluzioni ibride con gas naturale.
La transizione è anche sociale: l’incontro ha sottolineato il potenziale di riconvertire i tecnici dei generatori verso nuovi ruoli nei servizi energetici comunitari, come la manutenzione degli impianti.

Verso un sistema energetico integrato e sostenibile
Sebbene le comunità energetiche da sole non possano ancora garantire un approvvigionamento elettrico continuativo 24/7, i partecipanti hanno concordato sul fatto che si tratta di un elemento fondamentale per rafforzare la resilienza del sistema energetico nazionale. La tavola rotonda si è conclusa con una roadmap per una transizione progressiva, articolata in:
- un quadro normativo aggiornato e abilitante;
- programmi di formazione e riqualificazione per gli operatori del settore;
- linee guida tecniche per una connessione sicura ed efficiente alla rete;
- modelli di finanziamento a risultati per attrarre capitali privati e scalare le iniziative comunitarie.
Un importante passo in avanti
L’evento ha confermato l’impegno a sostenere la transizione energetica del Libano attraverso il dialogo politico, lo sviluppo e la condivisione delle competenze tra istituzioni, società civile ed esperti tecnici.
Le comunità energetiche, sostenute da regolamenti innovativi e tecnologie adeguate, si prefigurano come un passo concreto verso un futuro energetico più verde, equo e partecipato per il Libano.
