ICU lavora in Libano in partnership con la Diocesi Caldea tramite il progetto “PASs: Promozione dell’Accesso ai Servizi di salute e formazione per la popolazione irachena appartenente alla minoranza cristiano-caldea” (AID 012590/03/1) finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). L’iniziativa – iniziata a giugno 2022 e della durata di 24 mesi – promuove un intervento multisettoriale al fine di migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari e di supporto psicosociale rivolti alla comunità irachena cristiano-caldea rifugiata in Libano. Con questo proposito si è inaugurato il Centro Socio-Medico Nostra Signora della Divina Misericordia gestito dalla Chaldean Charitable Society in Lebanon (CCSL), partner locale di progetto. Il centro si trova nella periferia orientale di Beirut, nel Governatorato del Monte Libano (Distretto di Metn).
Il progetto ha come obiettivo generale contribuire alla riduzione delle disuguaglianze tra la minoranza cristiano-caldea e le altre comunità che vivono in Libano attraverso l’implementazione di diverse attività: da un lato, l’apertura di un dispensario sanitario-farmaceutico con un medico e un infermiere per fornire visite mediche gratuite e farmaci in base alle esigenze identificate; dall’altro lato, l’apertura di uno sportello psicosociale gratuito per consulenze. Inoltre, è prevista l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione su salute fisica, mentale e questioni sociali ed anche l’organizzazione di corsi professionali e interpersonali gratuiti per la comunità e la formazione del personale del CCSL che gestisce il servizio. Le attività che verranno organizzate per raggiungere i risultati sono in linea con i tre obiettivi specifici del progetto: il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari essenziali per la popolazione maggiormente vulnerabile appartenente alla minoranza cristiano-caldea; l’attivazione di un servizio di salute mentale per ridurre il disagio della popolazione appartenente alla minoranza cristiano-caldea; il miglioramento delle competenze professionali e interpersonali della popolazione appartenente alla minoranza cristiano-caldea in vista dell’ inserimento nei Paesi di destinazione finale.
La crisi dei rifugiati iracheni resta un tema ancora attuale in Libano: già a partire dalla guerra del 2003, il Libano è diventato una delle mete di accoglienza per le migliaia di famiglie cristiane che abitavano in Iraq, soprattutto nella regione di Baghdad. Il numero di sfollati iracheni è poi vertiginosamente aumentato tra il 2014 e il 2016 poiché proprio le minoranze cristiane, tra cui quella Caldea a cui appartengono circa l’80% dei cristiani iracheni, sono state prese di mira da ondate di estremismo ideologico e violenza politica adottati dalle milizie dello Stato Islamico e ancora oggi diverse famiglie sfollate arrivano in Libano attraverso i confini siriani. Attualmente, il numero di rifugiati iracheni di fede caldea in Libano si attesta sulle 7000 unità, raggruppate in circa 2150 famiglie, la maggior parte delle quali residenti nell’area target di progetto.